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Sorrisi ed emozioni per i bambini ricoverati e un momento di sollievo per gli operatori sanitari.

Spider-Man e moto acrobatiche regalano una giornata speciale ai piccoli pazienti del Gaslini.

GENOVA. Il ritorno di Spider-Man all’Ospedale Gaslini regala un sorriso ai piccoli pazienti dei reparti pediatrici di Oncologia, Nefrologia ed Ematologia. Il motociclista Vanni Oddera, insieme ai colleghi Mattia Villardita, nei panni dell’Uomo Ragno, e Maurizio Gerini si è calato da una piattaforma, appositamente montata su un’enorme gru esterna all’ala dell’ospedale ligure, per poter permettere ai tanti bambini di vedere uno dei supereroi più amati far loro visita dall’esterno della struttura.

La direzione sanitaria aveva infatti deciso di sospendere le consuete visite di animazione nei reparti a causa dell’emergenza Covid, motivo per il quale è stata scelta l’opzione di salutare i più piccoli direttamente dalle loro finestre. La grande sorpresa ha subito creato altrettanto inattesa gioia nei bambini, che hanno trascorso una giornata fuori dal comune, grazie anche ai regali portati dai tre motociclisti (cappellini, libri da colorare e altri gadget), nel pieno rispetto delle regole per il contenimento del contagio da Coronavirus.

Alcuni pazienti hanno incontrato i loro beniamini nel giardino dell’ospedale, e non sono mancati i sorrisi e i momenti divertiti anche da parte degli operatori sanitari, come si legge nella nota di ringraziamento per la gradita iniziativa dell’ospedale stesso.

Il campione mondiale di motocross freestyle Vanni Oddera, classe 1980, nato nel piccolo comune di Pontivrea (SV), è diventato celebre non solo per la sua carriera agonistica, che non lo ha fermato, nonostante una malattia rara, ma anche fra i non appassionati di motocross. È stato lui, infatti, ad aver ideato la mototerapia nel 2008, condividendo la passione per le moto con i bambini speciali, in Italia e nel mondo. Dal 2012 collabora col Gaslini al progetto “Freestyle Hospital”, portando fra i corridoi pediatrici le sue motociclette, regalando momenti di distrazione per i ricoverati e per le loro famiglie. Numerose sono le sue altre attività in campo benefico, come il progetto di giornate ed esibizioni dedicate ai malati “speciali”, insieme ad altre manifestazioni, tanto che la sua mototerapia, grazie anche alla disponibilità continuativa del nosocomio genovese e

degli studi sui suoi effetti positivi, essa è stata esportata in ben altre ottanta strutture sanitarie italiane e due londinesi.

“La vita è fatta di giorni che non significano niente e di momenti che significano tutto”, insegna, e per quei momenti, prova con tenacia a regalare e donare a se stesso e agli amici aderenti alle sue iniziative benefiche, la stessa gioia trasmessa ieri a Genova.

A causa del divagare della pandemia, nel marzo 2020, Oddera trova un’alternativa per portare la sua mototerapia direttamente a casa dei pazienti più fragili, con la modalità "Take Away”, che diventa concretamente una forma di medicina complementare dall’effetto più che benefico sui malati oncologici, come riconosciuto dall’Ospedale Regina Margherita di Torino. In un solo anno, Vanni e la sua squadra di amici hanno aiutato più di 50000 disabili, gli “speciali”, quelli di cui “nessuno si ricorda durante la durissima pandemia”, sempre rispettando rigorosamente i protocolli, ma soprattutto la dignità e il diritto di essere ascoltati, protetti, divertiti e considerati come meritano.

Perché, come lui stesso racconta, “Se si salta da soli, è solo un salto, se si salta insieme è la vita che inizia davvero”.


Veronica Fino

Fonti: Ansa; https://www.vannioddera.it ; https://www.gaslini.org

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