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Gaia e Camilla due minorenni travolte da un'auto.Alla guida  un 20enne positivo a sostanze drogranti

Aggiornamento: 17 feb 2020

E' successo a Roma, il 22 Dicembre, a un 20enne, Pietro Genovese, ragazzo risultato positivo all'alcoltest(1,4gr per litro, 3 volte superiore) e cannabis e cocaina. In Ottobre aveva avuto la patente sospesa per somma di reati stradali e più volte trovato in possesso di cannabis.

Si ripetono omicidi stradali che io personalmente chiamo omicidi sociali ormai. Sono tali a mio avviso, per il semplice motivo che riguarda la reiterazione in fotocopia della medesima sommatoria di indizi: ragazzi con soldi facili in tasca, autovetture potenti e appena patentati, famiglie che forse, non sapendo educare, preferiscono viziare. Ragazzi con delle dipendenze, siano alcol, cannabis o altro, ma sicuramente accompagnati da un compagno spesso inseparabile, l'alcol. È una sostanza drogante al pari di tutte le altre e scelta per vincere e contrastare spesso la depressione e la solitudine. Mancano i valori fondanti della famiglia e della società, la prima non ha tempo per stare con i figli, la seconda strizza l'occhiolino a figure patinate poco educative, si sa siamo nell'epoca dei SocialNetwork, degli influencer, dell'apparire più che essere. Una generazione, non giudico loro ma mi riferisco alla loro generazione, quella di Gaia, Camilla e Pietro di depressi, e rinunciatari di un futuro fatto di sacrifici e obiettivi seri. Vivono alla giornata, mettendo a rischio la propria salute e la vita. In più si aggiunge un giornalismo che pur di far parlare di sé divulga messaggi sbagliati forse per il medesimo motivo, perché spesso conta più apparire che essere. Purché si parli di se stessi. Sono 3 anni che diffondo il concetto di educazione civica, si perché si parte dalla scuola e dalle elementari. Urge una compensazione dei deficit familiari. Ogni mese contiamo morti a terra come se fossimo in guerra. In realtà lo siamo...

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